WordPress vs piattaforme no-code: Il futuro dello sviluppo web 

Nel dinamico mondo dello sviluppo web, stiamo assistendo a una trasformazione significativa. Da una parte abbiamo WordPress, il gigante che ha dominato il settore per anni, dall’altra le emergenti piattaforme no-code che promettono di rivoluzionare il modo in cui creiamo siti web e applicazioni. La domanda che sorge spontanea è: nei prossimi anni, WordPress sarà soppiantato dalle piattaforme di design no-code? 

La forza duratura di WordPress 

WordPress, con i suoi vent’anni di storia, continua a essere una forza dominante nel panorama dello sviluppo web, e non senza motivo. Secondo W3Techs, a partire dal 2023, WordPress alimenta il 43,1% di tutti i siti web su Internet, un dato che sottolinea la sua posizione dominante nel mercato. La sua flessibilità senza pari, supportata da oltre 59.000 plugin disponibili nel repository ufficiale, offre un livello di personalizzazione che poche altre piattaforme possono eguagliare. 

La robusta comunità di WordPress è un altro dei suoi punti di forza. Con oltre 20 milioni di sviluppatori attivi in tutto il mondo, secondo una stima di Kinsta, questa comunità contribuisce costantemente con nuove idee, soluzioni e innovazioni. Inoltre, l’ottimizzazione intrinseca per i motori di ricerca di WordPress rimane un vantaggio cruciale: uno studio di Ahrefs ha rivelato che il 37% delle pagine in prima posizione su Google sono costruite con WordPress. 

L’ascesa impetuosa del no-code 

D’altro canto, le piattaforme no-code stanno guadagnando terreno a una velocità impressionante. Secondo un rapporto di Forrester, il mercato delle piattaforme di sviluppo no-code crescerà da $3,8 miliardi nel 2017 a $21,2 miliardi entro il 2024, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 28%. 

La velocità di sviluppo offerta dalle piattaforme no-code è un fattore chiave del loro successo. Un sondaggio condotto da Zapier ha rivelato che il 65% dei professionisti no-code ha completato progetti in meno di due settimane, rispetto ai mesi richiesti dallo sviluppo tradizionale. Questa efficienza si traduce anche in costi ridotti: secondo Gartner, entro il 2025, il 70% delle nuove applicazioni sviluppate dalle aziende utilizzeranno tecnologie no-code o low-code, con una riduzione dei costi di sviluppo fino al 50%. 

Verso un futuro ibrido 

Nonostante la crescita esplosiva del no-code, è improbabile che WordPress venga completamente soppiantato. Un sondaggio di WebsiteBuilderExpert ha rivelato che il 75% degli sviluppatori web prevede di continuare a utilizzare WordPress nei prossimi 5 anni, pur integrando strumenti no-code nel loro flusso di lavoro. 

WordPress sta già dimostrando la sua capacità di adattarsi. L’editor a blocchi Gutenberg, introdotto nel 2018, ha visto un’adozione crescente: secondo i dati di WordPress.org, è ora utilizzato in oltre 80 milioni di post, dimostrando la capacità della piattaforma di evolversi verso un approccio più visuale e intuitivo. 

Previsioni per il futuro dello sviluppo web

Le previsioni di Gartner indicano che entro il 2025, il 70% delle nuove applicazioni utilizzeranno strumenti no-code o low-code. Tuttavia, questo non segna la fine di WordPress. Un recente studio di BuiltWith ha mostrato che l’80% dei siti web costruiti con CMS utilizza ancora WordPress, evidenziando la sua continua rilevanza. 

Il futuro sarà probabilmente caratterizzato da una coesistenza complementare. Secondo un sondaggio di Stack Overflow, il 75% degli sviluppatori esprime interesse nell’apprendimento di strumenti no-code, suggerendo un’integrazione crescente tra approcci tradizionali e innovativi. 

In questo nuovo panorama, la flessibilità e l’adattabilità saranno fondamentali. Un rapporto di IDC prevede che entro il 2025, il 60% delle aziende includerà capacità di sviluppo citizen (no-code/low-code) nelle proprie strategie IT, segnalando un futuro in cui WordPress e piattaforme no-code coesisteranno, spingendosi a vicenda verso l’innovazione e l’eccellenza. 

Il risultato finale sarà un web più accessibile, dinamico e creativo. Con il mercato globale dello sviluppo low-code previsto raggiungere i $187 miliardi entro il 2030 secondo Markets and Markets, e WordPress che continua a dominare con una quota di mercato del 43%, il futuro dello sviluppo web si prospetta come un ecosistema diversificato e ricco di possibilità, a beneficio di sviluppatori, aziende e utenti finali. 


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