Smettila di scrivere per nessuno: come creare contenuti che gli utenti leggono davvero 

Chi crea contenuti online spesso si immagina un utente ideale, rapito da ogni singola parola, che assapora ogni frase con la stessa attenzione dedicata a un buon libro. Ma la realtà è ben diversa: nell’era del multitasking e della sovrabbondanza di informazioni, gli utenti non leggono, scannerizzano. Pensaci, quante volte ti sei ritrovato a scorrere velocemente una pagina web, catturato solo da titoli, immagini o parole chiave? Non sei il solo. Il 79% degli utenti si comporta allo stesso modo, dedicandosi a una lettura approfondita solo nel 16% dei casi. 

E allora, come possiamo creare contenuti che riescano a bucare questo muro di indifferenza? La risposta sta nel comprendere come gli utenti “leggono” online e nell’adattare la nostra strategia di conseguenza. Dobbiamo imparare a parlare la loro lingua, quella dello scanning

Decodificare lo sguardo: i pattern di lettura 

Grazie a studi di eye tracking, sappiamo che gli utenti seguono percorsi visivi specifici, i cosiddetti scanning pattern, quando esplorano una pagina web. Questi schemi, influenzati da fattori culturali, esperienze pregresse e design della pagina, ci svelano come l’occhio si muove alla ricerca delle informazioni. 

  • F-Pattern: l’utente inizia dall’angolo in alto a sinistra, scorre orizzontalmente la prima riga, poi scende alla riga successiva e ripete il movimento, creando un percorso a forma di “F”. È il pattern tipico della lettura di articoli di blog o notizie, dove l’attenzione si concentra principalmente sul lato sinistro della pagina. [Immagine di un esempio di F-Pattern con heatmap che evidenzia le zone di maggiore attenzione] 
  • Spotted Pattern: l’utente si concentra su elementi specifici sparsi nella pagina, come link, pulsanti o parole chiave, attratto da colori, grassetti o elenchi puntati. Un buon design, con una gerarchia visiva ben definita, rende questo pattern molto efficace. [Immagine di un esempio di Spotted Pattern con cerchi che evidenziano i punti di fissazione dello sguardo] 
  • Layer-Cake Pattern: l’occhio si muove orizzontalmente, “a strati”, concentrandosi su titoli e sottotitoli per individuare le sezioni di interesse. È come se l’utente stesse sfogliando una torta a strati, alla ricerca del ripieno più appetitoso! Questo schema è molto efficace per aiutare l’utente a trovare rapidamente le informazioni che cerca. [Immagine di un esempio di Layer-Cake Pattern con linee orizzontali che evidenziano i movimenti oculari] 
  • Commitment Pattern: l’utente legge la maggior parte del contenuto, dimostrando un alto livello di interesse e coinvolgimento. Questo accade quando la fonte è autorevole, il contenuto è estremamente rilevante o si tratta di istruzioni importanti. [Immagine di un esempio di Commitment Pattern con una linea continua che segue il testo] 
  • Zig-Zag Pattern: l’occhio si muove a zig-zag, da sinistra a destra e dall’alto verso il basso, seguendo un percorso a “Z”. È un pattern meno efficiente, ma spesso utilizzato per progetti semplici con alternanza di testo e immagini. [Immagine di un esempio di Zig-Zag Pattern con una linea a zig-zag che segue i punti di fissazione dello sguardo] 

Oltre i 5 pattern: altri fattori che influenzano lo scanning 

Oltre ai pattern principali, ci sono altri fattori che influenzano il modo in cui gli utenti scannerizzano i contenuti online: 

  • Lunghezza del testo: testi brevi e concisi sono più facili da scansionare rispetto a testi lunghi e densi. 
  • Formattazione: l’uso di titoli, sottotitoli, grassetti, elenchi puntati e spazi bianchi rende il testo più facile da leggere. 
  • Immagini e video: le immagini e i video catturano l’attenzione e rendono i contenuti più memorabili. 
  • Tipografia: la scelta del font, la dimensione del carattere e l’interlinea influenzano la leggibilità. 

Creare contenuti “scansionabili”: una guida pratica 

Comprendere i diversi scanning pattern ci permette di creare contenuti più efficaci. Ecco alcuni consigli pratici: 

  • Gerarchia visiva: utilizza titoli, sottotitoli, grassetti, elenchi puntati e immagini per guidare l’occhio del lettore. 
  • Architettura delle informazioni: organizza i contenuti in modo logico e coerente, utilizzando categorie, link e filtri per facilitare la navigazione. 
  • Modelli familiari: utilizza elementi di design standard e convenzioni grafiche per rendere l’interfaccia intuitiva. 
  • Microcontent: suddividi il testo in paragrafi brevi e concisi, con frasi dirette e un linguaggio semplice. 
  • Visual content: integra immagini, video e infografiche per rendere i contenuti più accattivanti. 
  • Call to action chiare: guida l’utente verso l’azione desiderata con call to action ben visibili. 

Adattarsi al nuovo modo di leggere 

In un mondo in cui l’attenzione è una risorsa preziosa, creare contenuti efficaci significa adattarsi al nuovo modo di leggere degli utenti. Comprendere i meccanismi dello scanning e applicare le tecniche di web design per facilitare la lettura veloce ci permette di catturare l’attenzione del pubblico, comunicare il nostro messaggio e raggiungere i nostri obiettivi. 

Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *